Investigazioni private e rispetto del GDPR sulla privacy
16-05-2022

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Per essere utilizzabili davanti a un giudice, le indagini svolte da un investigatore privato devono rispettare la tutela della privacy delle persone che ne diventano oggetto. Per questo motivo, attività come i pedinamenti, l’utilizzo di tecnologie che permettono di rilevare la posizione di una persona, le registrazioni e lo scatto di fotografie possono avvenire solo in circostanze ben precise per non invalidare la raccolta di prove.

Il GDPR e la privacy

Con la sigla GDPR (General Data Protection Regulation) intendiamo il regolamento generale sulla protezione dei dati che a livello europeo disciplina le modalità in cui aziende e organizzazioni trattano i dati personali. I titolari (che possono essere anche soggetti terzi conosciuti come “responsabili del trattamento”) devono rendere conto delle tipologie di dati trattati e del motivo per il quale essi vengono elaborati, ma anche di eventuali cessioni a terze parti, indipendentemente dal paese, così da garantire la tutela di “diritti e libertà fondamentali delle persone fisiche”.

Che cosa accade nel delicato campo delle investigazioni private? Il Garante della Privacy ha stabilito una serie di regole specifiche da rispettare e che sono il punto di riferimento di tutti gli organismi che si occupano di indagini. Per prima cosa, il detective privato deve ricevere un mandato scritto dal cliente, altrimenti non potrà in nessun caso portare avanti indagini di propria iniziativa. Inoltre, nel mandato devono sempre essere indicate con chiarezza le motivazioni alla base della richiesta di investigazione, oltre alla durata prevista entro la quale effettuare l’indagine (che potrà essere svolta esclusivamente dalla persona indicata nell’incarico).

A meno che non sia in contrasto con le finalità delle indagini, inoltre, l’investigatore privato è tenuto a fornire al soggetto titolare dei dati l’informativa sulla privacy ed è fondamentale ribadire una volta di più che la segretezza dei dati deve essere mantenuta anche al termine del mandato o in caso di rinuncia all’indagine.

Particolare attenzione al momento dell’indagine riguarda i dati sensibili come quelli che interessano la sfera sessuale o sono relativi alle opinioni o all’orientamento politico e che non potranno essere diffusi, ma solo trattati in circostanze specifiche come la ricerca di elementi prova a favore dell’assistito. Vale la pena ricordare anche che se durante l’indagine sono stati raccolti dati genetici e biometrici, essi potranno essere utilizzati dalle autorità competenti solo per fine di prevenzione, repressione o accertamento.

Nel caso della registrazione di una conversazione, l’investigatore privato potrà farlo in maniera lecita anche ad insaputa del soggetto, ma non potrà allontanarsi fisicamente dal dispositivo utilizzato. Immagini e video, invece, sono legittimi solo se vengono realizzati in luoghi pubblici o, comunque, aperti al pubblico. Per quanto riguarda le e-mail non è possibile recuperarle intervenendo in maniera diretta sui dispositivi della persona sulla quale si sta indagando poiché si tratterebbe di una palese violazione della sua privacy.

Indagini aziendali

Quando a chiamare l’investigatore privato è un’azienda, l’intervento dell’investigatore è subordinato al rispetto dello Statuto dei Lavoratori che permette di agire non per controllare l’adempimento delle mansioni lavorative, ma esclusivamente per portare alla luce comportamenti scorretti che provocano un danno al patrimonio aziendale come nei casi della concorrenza sleale o dell’assenteismo.

Anche in questo caso, i detective privati di grande esperienza come quelli di Milano Investigazioni portano avanti le proprie investigazioni aziendali (link a: https://www.milanoinvestigazioni.eu/servizi/indagini-ambito-aziendale.html) nel rispetto assoluto delle norme e del codice deontologico della categoria per indagini sicure e capaci di tutelare la privacy di tutte le persone coinvolte.