Furti di cibi e bevande? Che cosa fare quando il dipendente infedele mette in crisi il bilancio.
Nel settore del food e della ristorazione, i furti di alimenti sono molto più frequenti di quanto comunemente si pensi, raggiungendo circa il 4% dei costi totali sostenuti dai ristoranti per l’acquisto di cibo, come spiegano le stime della National Restaurant Association relative agli Stati Uniti.
Ingredienti, bevande o prodotti destinati al consumo spesso scompaiono senza lasciare tracce e può accadere che il ladro agisca indisturbato per molto tempo prima che l’ammanco venga notato, come è stato per un dipendente “furbetto” che per mesi ha sottratto generi alimentari dall’esercizio commerciale per cui lavorava e che sono stati ritrovati in casa sua durante una perquisizione dei Carabinieri.
Talvolta è possibile che il furto di cibo avvenga con la complicità di un fornitore disonesto o di persone esterne. È questo il caso avvenuto in un supermercato e terminato con l’arresto di tre persone, tra cui un dipendente della struttura, che, dalla porta sul retro, aveva fatto uscire scatole contenenti merci per un valore di oltre 800 € prima di essere notato da un addetto alla sicurezza. In un altro supermercato, una cassiera era stata colta in flagranza di reato mentre con il compagno imbustava alimenti senza scansionarli o annullando subito dopo la transazione.
A fare molto scalpore è stata la controversia tra un’azienda di salumi e due suoi lavoratori, che sostenevano di essere stati sospesi per aver mangiato poche fette di mortadella destinate agli scarti. Una successiva indagine, però, ha fatto emergere un quadro ben diverso, in cui negli ambienti di lavoro e negli spogliatoi avvenivano furti di denaro e di intere confezioni di cibo, portate all’esterno senza autorizzazione da parte dei dipendenti (tanto che gli indagati colpiti da provvedimenti sanzionatori sono passati da due a dieci).
Gli ammanchi di provviste possono colpire non solo ristoranti e alberghi, ma persino la mensa di un ospedale, coinvolgendo numerosi addetti al servizio e culminando in una denuncia alla Procura seguita da sospensioni cautelari e procedimenti disciplinari per le persone indagate.
Che cosa fare in caso di sospetto furto di derrate?
Nel caso di sospetti, l’intervento di un investigatore privato esperto potrà aiutare il datore di lavoro a smascherare il dipendente infedele prima che i danni economici e finanziari si trasformino in un problema per il budget aziendale. I detective di Milano Investigazioni intervengono con successo per indagare nei casi di furti alimentari, ma anche dei più tradizionali ammanchi di cassa.
Accanto ai furti di derrate, infatti, non è raro imbattersi in dipendenti disonesti che procedono a illeciti più “classici” tra cui quelli che riguardano gli incassi. È questo è il caso di un cameriere che in provincia di Bolzano è balzato agli onori della cronaca per aver sottratto oltre 90.000 € in cinque anni, organizzando una vera e propria truffa aggravata ai danni del datore di lavoro per mezzo di un complesso sistema che gli ha consentito di manomettere migliaia di transazioni commerciali.
In un altro caso, il dipendente infedele si recava a fare la spesa presso il supermercato in cui lavorava, scambiando le etichette della carne così da fare acquisti a prezzi più bassi e pagando alla cassa automatica per non destare l’attenzione. In seguito alla segnalazione di alcuni colleghi insospettiti dall’atteggiamento, l’uomo è stato scoperto e denunciato per tentato furto.
Se avete notato strani furti di alimenti o improvvisi ammanchi contabili, intervenire subito è essenziale. Indagini riservate e puntuali come quelle svolte da Milano Investigazioni potranno tutelare al meglio la vostra azienda da eventuali passi falsi al momento di raccogliere prove e informazioni sui dipendenti, permettendovi di utilizzarle al meglio nelle sedi opportune.