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Ammanchi aziendali: come indagare

Ammanchi aziendali: come indagare

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Ammanchi aziendali: come indagare

Un’azienda sana, per essere sempre competitiva sul mercato, deve avere buoni bilanci grazie a una gestione oculata delle risorse finanziarie. Il controllo dei flussi di denaro in entrata e in uscita, soprattutto nelle imprese molto grosse, non sempre può essere svolto dal titolare dell’azienda. Quando questo avviene, bisogna affidarsi a un dipendente per la gestione economica che si prenda, dunque, la responsabilità di autorizzare e disporre pagamenti e gestire gli incassi in maniera corretta.

Affidare questa delicata e fondamentale operazione a una persona estranea ancorché legata da un rapporto di lavoro, però, è estremamente rischioso perché espone l’attività al rischio di ammanco aziendale: si tratta di una condizione economica difficile da indagare e provare, soprattutto in assenza di un controllo diretto sui flussi economici e finanziari oppure se questi sono così elevati da non poter essere ricostruiti facilmente se non con una cura attuale. Se l’ammanco aziendale è compiuto per azioni del dipendente, allora, è possibile affidarsi a un investigatore privato per indagare e tutelare la condizione economica dell’impresa.

 

Qual è l’esatta definizione di ammanco aziendale e come si manifesta

Da un punto di vista economico, l’ammanco aziendale è sostanzialmente una carenza più o meno marcata di denaro derivante da una problematica amministrativa – ad esempio una cattiva gestione dei flussi aziendali fra uffici o rami d’azienda – oppure per deliberata sottrazione. Questo aspetto è sostanzialmente il più difficile da provare e da analizzare perché molto spesso è occultato. Non per forza l’ammanco di denaro viene posto in essere per ragioni fraudolente, tuttavia è il caso più emblematico e quello del tutto illecito che, se adeguatamente provato, può dare l’opportunità di ricorrere giudizialmente per far valere i propri diritti davanti al giudice.

In questi casi, l’ammanco aziendale è chiamato anche buco di cassa e deriva dal dolo volontario della persona predisposta alla gestione dei flussi di denaro. La condotta fraudolenta, però, deve essere provata in maniera certa e senza alcun dubbio: è in questo frangente che l’intervento dell’investigatore privato aiuta a provare l’ammanco aziendale aumentando la possibilità di tutelarsi.

Come l’investigatore privato indaga l’ammanco aziendale

I vantaggi di rivolgersi a un investigatore privato per provare l’ammanco aziendale sono tanti. Per prima cosa, l’investigatore privato acquisisce tutta la documentazione contabile sugli introiti e le uscite, richiedendole direttamente ai dipendenti che sono addetti alla gestione della cassa. In questo frangente, inoltre, gli stessi possono indagare sulla scorta dei loro dati personali per visualizzare lo storico della loro attività e informarsi anche sulle precedenti esperienze lavorative al fine di scoprire se, eventualmente, nel loro passato c’è stata un’attività illecita o quantomeno fraintendibile relativa alla sottrazione di beni aziendali.

In questo senso, se l’ammanco è relativo alla sottrazione di beni stoccati in magazzino, gli investigatori privati analizzano con attenzione i documenti che riguardano l’ingresso e l’uscita delle merci e delle persone incaricate, al fine di poter stabilire la presenza di persone estranee o in atteggiamenti fraintendibili. Infine, per indagare gli ammanchi aziendali gli investigatori privati possono pedinare i dipendenti e produrre materiale visivo o fotografico degli stessi nel caso in cui questi vengano sorpresi a mettere in atto procedure che attentino in maniera diretta alle casse societarie. Le operazioni possono concentrarsi anche sui sistemi di gestione contabile automatizzati per via dell’impiego di software e strumentazioni di alto livello.

Una volta terminate le indagini, se gli investigatori privati trovano delle prove dell’ammanco aziendale effettuate dal dipendente si prodigano, accuratamente, di metterle insieme e stilarle sotto forma di fascicolo documentato in modo di dare loro prova legale in un’eventuale causa davanti al giudice. Le prove ottenute in questo modo sono completamente legali e per opporsi ad esse il lavoratore interessato deve portare a sostegno della sua tesi una smentita che molto spesso risulta impossibile.

La giurisprudenza nel caso di ammanco aziendale fraudolento

Per prima cosa, nel caso in cui l’investigatore privato scopra un ammanco aziendale fraudolento o fortuito, il datore di lavoro può licenziare immediatamente per giusta causa il dipendente. Quest’ultimo non può opporsi giudizialmente perché, in tal senso, sarebbe allora costretto ad ammettere il falso davanti ai giudici. Per tutelarsi, però, dalla possibilità che il lavoratore faccia ricorso e richiedere, comunque, il risarcimento del danno è importante avere concretamente delle prove certe in mano e l’investigatore privato è l’unico in grado di fornirle e dare loro valore legale.

Per esempio, è stato dichiarato illegittimo il licenziamento operato da un datore di lavoro per ammanco aziendale nei confronti di una dipendente che aveva sottratto in maniera illecita una cifra abbastanza consistente. La donna ha imputato il comportamento a una dimenticanza e il datore di lavoro, senza prove certe, è stato condannato a reintegrarla in organico e a risarcirla.

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