Come scegliere un investigatore affidabile e discreto?
28-02-2023
Come si fa a scegliere un buon investigatore privato? Capire qual è il professionista più adatto alle nostre esigenze può diventare un’impresa veramente difficile sia perché nel nostro Paese sono presenti numerose agenzie investigative sia perché l’investigatore si occupa di alcuni passaggi veramente delicati della vita privata dei suoi clienti.
Infedeltà coniugali, stalking, tutela dei minori, divisioni patrimoniali o recupero crediti sono, ad esempio, settori che spesso necessitano di un’investigazione attenta e accurata. Non dimentichiamo inoltre l’ambito aziendale con i casi di spionaggio industriale, crimini informatici, bonifiche telefoniche e così via.
Per scegliere un buon investigatore privato l’istinto serve ma non basta. È ovvio che il professionista deve ispirare fiducia e sicurezza in quanto dovrà entrare spesso in contatto con dati sensibili e strettamente privati ma è proprio per questo motivo che una scelta ponderata deve basarsi su una serie di criteri puramente oggettivi.
4 caratteristiche di un buon investigatore privato
Prima di elencare i 4 consigli che possono orientare la vostra scelta, è necessario riflettere su un aspetto fondamentale che riguarda l’attività investigativa.
Esiste un elemento base dal quale partire ovvero la verifica dell’esercizio regolare della professione. L’investigatore privato deve possedere un’autorizzazione rilasciata dalla Prefettura e deve esporre in ufficio sia la licenza che il tariffario. Ricordiamo infatti che in Italia la professione dell’investigatore privato è soggetta alle disposizioni contenute nel D.M. 269/10.
In base a quanto detto quindi la prima cosa da fare è non accettare colloqui in sedi diverse dall’ufficio personale. Meglio diffidare da chi vi dà appuntamento in un bar o uffici altrui: un investigatore privato autorizzato deve infatti disporre di una sede legale. Qui potrete verificare la presenza della licenza e del tariffario.
È un vostro diritto richiedere di poter visionare la licenza investigativa rilasciata dalla Prefettura in quanto la relazione finale e le prove raccolte avranno valore giuridico soltanto se rilasciate da un’agenzia autorizzata.
Le 4 skill da valutare nella scelta di un investigatore sono:
- rapidità
- percentuale dei casi risolti
- ottima conoscenza strumenti informatici
- specializzazione in investigazioni internazionali
Rapidità
La rapidità è senza dubbio un fattore in grado di fare la differenza. L’indagine ha inizio all’incirca 48 ore dopo il conferimento del mandato al professionista. Due giorni possono sembrare pochi ma in realtà sono molti soprattutto in tutti quei casi in cui c’è la possibilità, ad esempio, che dei fondi vengano trasferiti all’estero. In 48 ore è possibile far sparire documenti e prove sostanziali ma anche far perdere le proprie tracce. La tempestività di inizio indagine è fondamentale quindi per risolvere il caso.
Tradotto in termini pratici vuol dire che è consigliabile affidarsi a un investigatore capace di assicurare la propria operatività al massimo 5 o 6 ore dopo il mandato.
Percentuale di casi risolti
Effettuare una query personale online sulla reputazione dell’investigatore privato può essere un buon punto di partenza per verificare le recensioni o possibili segnalazioni da parte dei clienti del professionista. Esistono però due garanzie ancora più specifiche delle quali tener conto nella scelta.
La prima è relativa all’esperienza acquisita dall’inizio dell’attività e l’altra alla percentuale dei casi trattati e risolti. Le agenzie di buon livello solitamente espongono le statistiche aggiornate sui casi risolti e irrisolti: chiedete tranquillamente di consultarle, è un vostro diritto.
Ottima conoscenza degli strumenti informatici e delle tecniche investigative
L’avvento dell’era 2.0 ha imposto un cambio di ritmo e di conoscenze anche alle agenzie investigative. Il cliché del detective privato armato soltanto di una lente di ingrandimento è lontano anni luce ormai dalla realtà quotidiana. Oggi, sempre più spesso, si ha a che fare con crimini informatici che impongono una perfetta conoscenza delle moderne tecnologie, necessarie sia per risolvere un caso ma anche per prevenire un possibile reato.
Un buon investigatore quindi deve destreggiarsi tra gli strumenti informatici di ultima generazione ma, soprattutto, deve essere in grado di utilizzarli nello svolgimento dell’incarico. Prestate quindi attenzione anche all’attrezzatura del professionista che deve essere al passo con i tempi e ben fornita: spesso è quell’elemento in grado di fare la differenza in un’indagine.
Specializzazione in investigazioni internazionali
A volte si ha la necessità di svolgere delle investigazioni all’estero: è necessario quindi affidarsi a professionisti stranieri? La risposta è complessa. A prima vista, la logica imporrebbe di scegliere un investigatore del posto. Gli ostacoli che si verrebbero a creare però sarebbero molti: il gap linguistico, la scarsa conoscenza delle leggi del paese in questione e così via.
Aggirare l’ostacolo è semplice, basta scegliere una figura competente e autorizzata per legge allo svolgimento di indagini internazionali, un investigatore quindi che conosca alla perfezione la lingua, le leggi ma anche il tessuto sociale della nazione di riferimento. Anche in questo caso vi consigliamo di chiedere in maniera diretta al professionista quali sono le sue competenze specifiche in materia di investigazioni estere.