Con la sentenza 14454, la Corte di Cassazione ha ribadito che se un illecito compiuto da un dipendente incide sul patrimonio dell’azienda, affidarsi a un investigatore privato per svolgere indagini riservate è da considerarsi come legittimo.
Il caso in questione riguarda una serie di ammanchi di cassa che sono stati attestati attraverso il controllo da parte dei detective incaricati di indagare e che si sono finti clienti, scoprendo che il lavoratore non registrava le vendite effettuate tramite l’emissione del regolare scontrino fiscale previsto dalla legge.
La Corte ha, perciò, ribadito una volta di più che quando le investigazioni aziendali non vengono effettuate con modalità maliziose o tali da indurre in errore il dipendente, allora sono da considerarsi pienamente legittime e, di conseguenza, possono essere utilizzate come prove per chiedere il licenziamento per giusta causa di un soggetto