Il ruolo dell’investigatore privato nelle indagini per l’affidamento dei figli
Purtroppo non tutte le storie d’amore terminano in maniera conciliante e, al momento del divorzio, è possibile trovarsi davanti al giudice per definire il regime di affidamento più adatto a garantire la tutela dei figli.
Dal 2006, con la legge n. 54 è entrato in vigore l’affidamento condiviso, che punta a suddividere in modo equilibrato le responsabilità specifiche e la permanenza presso ciascun genitore, così da permettere ai figli di mantenere un rapporto equilibrato e continuativo con ciascuno di essi.
Se è vero che dal punto di vista formale questa tipologia di affido viene applicata – tanto che nel 2015 l’ISTAT ha rilevato che le separazioni con figli in affido condiviso sono circa l’89% contro l’8,9% di quelle con figli affidati solo alla madre – negli aspetti in cui la legge prevede la discrezionalità dei giudici nulla sembra essere cambiato (o quasi).
Nonostante questa versione più “conciliante” della legge, infatti, i problemi che riguardano l’affidamento dei figli dopo il divorzio continuano a sussistere, tanto che uno dei due genitori potrebbe dimostrarsi poco adatto ad accudire i minori o del tutto disinteressato al loro benessere fisico e mentale. Senza contare i tentativi di manipolare la prole per ostacolare i rapporti con l’altro genitore, creando una vera e propria alienazione parentale attraverso forme di condizionamento programmato fatte di continue recriminazioni e accuse (spesso inventate).
In queste circostanze è possibile richiedere al giudice l’affidamento esclusivo del minore, presentando però le prove volte a dimostrare i comportamenti considerati illegittimi. Il ricorso a un investigatore privato esperto spesso si rivela determinante, poiché si tratta di una figura professionale che può documentare in modo discreto la realtà in cui vive il minore e verificare, ad esempio, l’idoneità del luogo di residenza, ma anche le frequentazioni e i comportamenti adottati dal genitore che lo ha in custodia.
In questo caso, le indagini svolte dal detective privato sono incentrate sulla necessità di provare l’inadeguatezza del genitore, ma allo stesso modo, possono essere richieste per tutelarsi da un altro elemento molto spinoso: le false accuse.
Non sono affatto rari i casi in cui il rancore da parte di uno dei due (ex) coniugi può manifestarsi con vere e proprie denunce per maltrattamenti, abusi e reati terribili come le molestie. Le accuse hanno uno scopo specifico e vengono utilizzate durante la separazione per ottenere un vantaggio, poiché mirano a minare la credibilità dell’altro genitore (quasi sempre il padre) al momento di ottenere l’affidamento della prole.
Anche qui, un detective privato può essere un valido alleato al momento di dimostrare l’infondatezza delle accuse, contribuendo all’affido migliore a tutela della parte lesa e, soprattutto, della salute del minore. Quando si tratta di indagini private durante la separazione, Milano Investigazioni rappresenta un punto di riferimento serio e affidabile e, al termine delle indagini, fornirà al cliente un dettagliato report che potrà essere utilizzato in sede giudiziaria.