Il passatempo costoso dell’ex marito giustifica l’aumento dell’assegno di mantenimento
L’entità dell’assegno di mantenimento che l’ex coniuge deve versare è volta a consentire il mantenimento di un tenore di vita uguale a quello che si aveva nel corso del matrimonio e indicativa in questo senso è considerata la disparità tra le modalità di vita dei due ex coniugi. Così l’ex marito che è in buona salute, ha un lavoro solido, una casa e un patrimonio immobiliare e in più ha passatempi che si possono definire costosi, come la caccia e la guida di auto di grossa cilindrata si vede obbligato dalla Cassazione a versare alla ex moglie poco in salute e con un lavoro di carattere stagionale un assegno di mantenimento addirittura aumentato. Questo per le sopraggiunte ulteriori disparità che la corte ha potuto individuare sulla base dei dati reali sulla vita dei due ex coniugi, e non delle presunzioni e dello scenario di fatto prospettato invece dall’uomo.